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ANOVAstudi svolge da oltre 20 anni, attività di assistenza tecnico-scientifica e gestionale nell’ambito dei progetti di Ricerca & Sviluppo e dei processi di Innovazione (RSI) nelle imprese. Si occupa prevalentemente di studiare e analizzare le esigenze funzionali o di innovazione nell’ambito di processi/soluzioni/prodotti, dall’idea/concept, alla prototipazione, alla gestione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale, fino alla fase di ingegnerizzazione e commercializzazione.
Ambiti Interdisciplinari di competenza: Ambiente & Energia – Depurazione Acque – Modelli di Simulazione e Digital Twin – Intelligenza Artificiale – Blockchain/IoT – Sistemi di Monitoraggio Intelligente – Asset Monitoring – Gestione della Ricerca & Sviluppo e dell’Innovazione nelle Imprese.
Le Aree Operative di maggiore interesse sono qui di seguito elencate:
Parafrasando la famosa frase di Mark Twain – “La vita sarebbe infinitamente più felice se nascessimo a 80 anni e gradualmente ci avvicinassimo ai 18” – si potrebbe dire che: avremmo molti più vantaggi profittevoli se potessimo operare da subito con l’esperienza lavorativa che ci ritroveremo poi, ad una certa età, quando però questa non servirebbe più a molto….
Esistono strumenti mentali (es. KWI – Knowledge Working Interdisciplinare) che rappresentano una sfida per poter controvertere l’utopia di Mark Twain, fornendo la possibilità di anticipare ad “oggi” la “Conoscenza e il Know-How” di “poi”, con gli indubbi e innumerevoli vantaggi e profitti che ne deriverebbero.
ANOVA studi offre servizi di Formazione di Skill Interdisciplinari (Business Interdisciplinary Skills) nell’ambito delle nuove figure professionali e manageriali richieste dalle imprese della Nuova Rivoluzione Industriale (NPR).




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COMUNICAZIONE INTERDISCIPLINARE – Algoritmi di Comunicazione ProAttiva e Apprendimento InterdisciplinareBreve trailer del libro di Giovanni Mappa, ingegnere, esperto internazionalmente riconosciuto di problemi legati alla gestione aziendale, all’innovazione, alla comunicazione. Si mette in luce l’interdisciplinarità che contraddistingue la nostra epoca, dalla quale non può prescindere chi fa del comunicare l’essenza del proprio lavoro: manager, giornalisti, politici, commentatori, ecc… Un libro da leggere, meditare, studiare. (Mnamon, 12/2018) |
INTERDISCIPLINARY THINKING by Knowledge Synthesis (ITKS) |
Il libro intende dare una risposta alle seguenti domande:
La soluzione proposta in questi libro di appunti è l’apprendimento del “ragionamento interdisciplinare” (Interdisciplinary Thinking) e la metodologia proposta, nelle sue linee essenziali, si basa sul concetto dell’esistenza una struttura comune e ricorrente della conoscenza (Knowledge’s Common Frame) che, con le sue proprietà e dinamiche evolutive, rappresenta la “chiave di volta” del nuovo approccio. |
Il concetto di “interdisciplinarità” esprime naturalmente e semplicemente la “realtà” come “punto di incontro” di differenti punti di osservazione (disciplinari). In particolare, le discipline tecnico-scientifiche (fisica, matematica, geometria, ecc.) sono state create artificiosamente (come “complesso specifico di conoscenze avente caratteristiche proprie sul piano dei concetti, dei meccanismi, dei metodi, dei linguaggi”) dall’uomo per facilitarne l’insegnamento e l’apprendimento.
È evidente, però, che la “realtà” oggi, in piena 4° rivoluzione industriale, è molto diversa dalla quella rappresentata nel passato. Sono pertanto notevolmente aumentati i punti di vista disciplinari che hanno studiato i molteplici aspetti della realtà in maniera sempre più analitica (sono nate nuove discipline e si sono scoperte interrelazioni, un tempo impensabili, tra discipline molto lontane tra di loro). Nella ricerca scientifica, però, accanto alla sempre più accentuata diffusione dei settori specialistici, è emersa contemporaneamente l’esigenza di comunicare e di integrare i diversi campi del sapere al fine di avere una visione unitaria e comprensiva dei problemi analizzati dai molteplici punti di vista specialistici. Il “sapere” contemporaneo si presenta fortemente specializzato e la specializzazione ha rappresentato e rappresenta tuttora la condizione indispensabile per far progredire in ogni campo la conoscenza umana.
Si è cominciata a sentire, cioè, l’esigenza di ricomporre la totalità delle conoscenze analitiche e di riconquistare nella interdisciplinarità quell’unitarietà del sapere che è l’unica forma capace di soddisfare l’esigenza di comprensione della realtà nella sua totalità.
(da “Interdisciplinarità: convergenza dei saperi sull’uomo e per l’uomo” di Anna Maria Barone)
La interdisciplinarità (interdisciplinary) descrive quindi, l’interazione tra due o più discipline differenti. Questa interazione può variare da semplice comunicazione di idee a integrazione reciproca di concetti organizzatori, metodologie, procedure, epistemologie, terminologie, dati che guidano verso un’organizzazione della ricerca e dell’educazione in un campo abbastanza esteso
Il contributo di una o più discipline allo studio di un problema o di un oggetto si può posizionare in continuità con il grado di interazione o fusione di queste discipline, dalla “mono-disciplinarità” alla “trans-disciplinarità (Bernard Terrisse, 1997)
L’approccio interdisciplinare richiede una capacità di sintesi unificate tra punti di vista differenti rispetto un medesimo argomento o problema.
A questo proposito, si tratta di acquisire uno specifico “skill” che consenta, ascoltando i diversi interlocutori “disciplinari”, di coglierne i diversi aspetti unificanti, estrapolandoli dal particolare tipo di linguaggio (glossario) utilizzato da ciascuno: “Valorizzare ciò che unisce e minimizzare ciò che divide”.
Il primo problema è il “linguaggio comune” per comprendere e farsi comprendere”. Ad es.: “un matematico, un biologo e un fisico sono seduti in un bar di strada a guardare le persone che entrano e escono da una casa dall’altra parte della strada”.
Per prima cosa vedono entrare due persone in casa. Il tempo passa. Dopo un po’ notano che escono tre persone. Il fisico dice: “La misurazione non era accurata”. Il biologo dice: “Si sono riprodotti“. Il matematico dice: “Se ora una singola persona entra nella casa, allora questa sarà di nuovo vuota“. Ogni disciplina ha il suo gergo, che può portare a fraintendimenti, anche quando le persone parlano effettivamente della stessa cosa. Inoltre, sempre più spesso ci si trova ad affrontare anche il divario generazionale rispetto a coetanei tradizionalmente formati.
Il secondo problema è l’“apprendimento interdisciplinare” come risultato di un processo mirato allo sviluppo di una Conoscenza Interdisciplinare, in grado di sostenere la comprensione delle diverse possibili situazioni comunicative complesse o multidisciplinari. Non si tratta di diventare “tuttologi”, ma di utilizzare un percorso di apprendimento basato su utilizzo di modelli di sintesi concettuali trasversali e analogie ispirate ad es. alle Scienze naturali, ovvero alla Biomimetica (trasferimento di processi dal mondo naturale a quello artificiale “mimando” i meccanismi che governano la natura: l’uomo può infatti trovare la soluzione ad innumerevoli problemi), in grado di fornire un supporto alla condivisione di concetti e valori.
L’agilità mentale semplifica la vita. Come si vede che c’è l’agilità mentale? Ci sono molte abilità che la rivelano:

“Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare” (Rita Levi Montalcini)
La comunicazione interdisciplinare © è un tipo di comunicazione che si verifica quando esperti provenienti da diverse discipline comunicano tra loro per risolvere problemi complessi o per sviluppare conoscenze e teorie interdisciplinari.
La comunicazione interdisciplinare (CI) richiede una comprensione dei diversi linguaggi e delle diverse prospettive delle discipline coinvolte e una capacità di comunicare in modo chiaro e conciso. Inoltre, la CI richiede anche una buona capacità di ascolto e di comprensione delle esigenze, delle prospettive e delle preoccupazioni degli esperti provenienti da altre discipline.
La CI è essenziale per affrontare problemi complessi che richiedono una visione olistica e globale, poiché consente agli esperti provenienti da diverse discipline di condividere conoscenze e competenze, di individuare punti di forza e di debolezza delle diverse prospettive e di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili.
La CI può avvenire in diversi contesti, come ad esempio in progetti di ricerca interdisciplinare, in team di lavoro che coinvolgono esperti provenienti da diverse discipline, in conferenze e workshop interdisciplinari, o in programmi di formazione e di educazione interdisciplinare.
Viene qui presentato un libro che è una raccolta di metodologie e strumenti operativi secondo l’approccio ITKS (Interdisciplinary Thinking By Knowledge Synthesis Modeling).
Giovanni Mappa mette in luce l’interdisciplinarietà che contraddistingue la nostra epoca, dalla quale non può prescindere chi fa del comunicare l’essenza del proprio lavoro: manager, giornalisti, politici, commentatori, eccetera. Un libro da leggere, meditare, studiare.
Esistono diverse modalità ed esempi di sviluppo della comunicazione interdisciplinare che vanno dagli ambiti applicativi STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) come nel caso della Comunicazione Interdisciplinare promossa dalla Autodesk, agli ambiti della didattica innovativa nelle scuole. Nel caso del Progetto proposto, si intende sviluppare un approccio interdisciplinare basato su “modelli di conoscenza” trasversali e transdisciplinari, in grado di fornire gli strumenti cognitivi e relazionali per massimizzare “ciò che unisce” (risultati) e minimizzare “ciò che divide” (i conflitti).
Il Progetto proposto intende affrontare operativamente, uno degli aspetti più strategici e cogenti che entrano in gioco nella definizione delle nuove professionalità 4.0, nell’ambito della ricerca continua di nuove condizioni di sostenibilità dei modelli di business, in un mercato sempre più liquido e complesso. L’ambizione del Progetto di sviluppare un modello innovativo di Comunicazione Interdisciplinare è però supportata da una esperienza applicativa consolidata nella formazione di risorse operanti nell’ambito del Knowledge Working e, in particolare, nell’ambito RSI (Ricerca & Sviluppo e Innovazione) e dell’Ingegneria della Conoscenza.
© Comunicazione Interdisciplinare
Interdisciplinary Thinking by Knowledge Synthesis
(2011) In un mercato del lavoro contraddittorio e imprevedibile come quello attuale, nel quale le professionalità “medie” (“colletti bianchi”) sono sempre meno richieste, a favore di un dicotomico interesse per la categoria degli artigiani (cuochi, panettieri, ecc.) da una parte, emergenti professionalità “Knowledge Intensive” dall’altra. Queste ultime, frutto della globalizzazione della conoscenza, sono caratterizzate da una crescente competitività in termini di flessibilità e interdisciplinarità. La sfida da affrontare è il lavoro che manca, perché per decenni si è puntato solo alla riduzione dei costi, piuttosto che alla creazione di valore ed eliminazione degli sprechi. La sfida da affrontare è il lavoro che cambia, sia in termini temporali, che in termini concettuali: se è cambiata la domanda, l’offerta dovrà necessariamente adeguarsi.
“Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose...” (A. Einstein). Il presente lavoro intende contribuire a dare possibili risposte alle seguenti domande:
La soluzione proposta in questi libro di appunti è l’apprendimento del “ragionamento interdisciplinare” (v. http://www.conoscenzaefficiente.it) e la metodologia proposta, nelle sue linee essenziali, si basa sul concetto dell’esistenza una struttura comune e ricorrente della conoscenza (Knowledge’s Common Frame) che, con le sue proprietà e dinamiche evolutive, rappresenta la “chiave di volta” del nuovo approccio. Pur contenendo algoritmi di tipo matematico, il testo segue un filo logico discorsivo che lo rende adatto a lettori con un “background” non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche economico-gestionale e politico.
Il libro è scritto in un inglese tecnico, ma contiene note e commenti in Italiano. Due casi applicativi della metodologia, come l’Interdisciplinary Knowledge Worker e il K-commerce, sono riportati ad esempio.
Something old, something new, something better…, perhaps something for you.