TALENTI Interdisciplinari: “Interdisciplinary Learning” e “STEMamesimo”

Comunicazione Interdisciplinare –Metodologie e Algoritmi di Comunicazione Proattiva e Apprendimento Interdisciplinare

La “Comunicazione Interdisciplinare”  può essere definita come il binomio di due fattori sinergici: la comunicazione proattiva e l’apprendimento interdisciplinareSaper comunicare non significa essere necessariamente oratori, ma essere abili nell’arrivare agli interlocutori, nel superare le possibili barriere linguistiche o culturali, nel generare una partecipazione emotiva; ma ancora più importante, nell’ottenere il “risultato” auspicato: un contratto, un coinvolgimento, un riconoscimento, ecc.

Comunicare in maniera efficace è come rispettare le “partiture” di una composizione musicale: esiste la scelta delle note (parole) con la loro durata temporale, le pause, il ritmo, gli accordi, ecc.  Entrano in gioco diversi strumenti musicali (interlocutori), ciascuno con il proprio suono distintivo (altezza, timbro, intensità), ma che combinato a quello degli altri nel rispetto di opportune dinamiche e sintonie, fanno sì che la composizione musicale (risultato) risulti efficace e generi emozioni. Se è il pentagramma è il codice di riferimento (linguaggio comune) per tutti gli strumenti dell’orchestra, è il direttore d’orchestra (coordinatore interdisciplinare) a preparare (exAnte), a guidare verso il risultato e a verificare (exPost) il raggiungimento degli obiettivi e gli effetti emozionali prodotti. In analogia, in una riunione di lavoro dove possono essere presenti diversi interlocutori con differenti culture o competenze (ad es.: un medico, un ingegnere, un biologo e un amministrativo), che discutono su un tema “trasversale”, sarebbe molto difficile dialogare e soprattutto, trarre una sintesi conclusiva condivisa sulle azioni da intraprendere, se non ci fosse a farlo, almeno un coordinatore interdisciplinare (direttore d’orchestra) in grado di comprendere il linguaggio e le motivazioni di tutti, per convergere ad un risultato “win-win”.

Come nel caso del “direttore di orchestra”, che deve innanzi tutto “preparare” il concerto con i diversi componenti (azione exAnte proattiva), deve “condurre” (al risultato)  il concerto e deve “concluderlo” (ex-post) cercando di ottenere la risposta del pubblico, in questo libretto saranno trattate le “dinamiche” di cui si compone una comunicazione professionale efficace in contesti multidisciplinari e complessi (comunicazione interdisciplinare) e il “linguaggio comune” (interdisciplinare) che è possibile utilizzare “per comprendere e farsi comprendere”, basato su un originale e innovativo utilizzo di “modelli di conoscenza” e di “analogie concettuali”.

Si propone una “cassetta degli attrezzi”, ovvero un insieme di metodologie e strumenti per lo sviluppo individuale e di gruppo di una comunicazione professionale più funzionale ed efficace, in grado di rapportarsi con più discipline o “saperi”, per integrare i diversi “punti di vista” in una sintesi concettuale conclusiva, in grado di valorizzare ciò che “unisce” e di minimizzare ciò che “divide”.

La “Comunicazione Interdisciplinare”, favorendo il superamento delle barriere culturali e di linguaggio in scenari multiculturali o interdisciplinari, mira soprattutto al raggiungimento di specifici obiettivi.

ANOVAstudi svolge da oltre 20 anni, attività di assistenza tecnico-scientifica e gestionale nell’ambito dei progetti di Ricerca & Sviluppo e dei processi di Innovazione (RSI) nelle imprese. Si occupa prevalentemente di studiare e analizzare le esigenze funzionali o di innovazione nell’ambito di processi/soluzioni/prodotti, dall’idea/concept, alla prototipazione, alla gestione e protezione dei diritti di proprietà intellettuale, fino alla fase di ingegnerizzazione e commercializzazione.

Ambiti Interdisciplinari di competenza: Ambiente & EnergiaDepurazione Acque – Modelli di Simulazione e Digital Twin – Intelligenza Artificiale Blockchain/IoT – Sistemi di Monitoraggio Intelligente – Asset Monitoring Gestione della Ricerca & Sviluppo e dell’Innovazione nelle Imprese.

Le Aree Operative  di maggiore interesse sono qui di seguito elencate:

  •  Nuova IDEA Progettuale:
    • Validazione dell’Idea progettuale e pre-Analisi della “qualità tecnica” della proposta progettuale di “Valore” (value proposition, risultati attesi, rilevanza e originalità, impatto, potenzialità di sviluppo, ecc.) rispetto alle caratteristiche del strumento agevolativo di interesse;
    • Ricerca delle Opportunità di Finanza Agevolata nell’ambito della R&S e innovazione;
    • Assistenza tecnica per la predisposizione della proposta progettuale e degli elementi descrittivi del Piano di Progetto (WBS, OR, Attività RI/SS) a corredo della domanda di agevolazione;
  • Sviluppo del PROTOTIPO:
    • Assistenza tecnico-organizzativa e gestionale (Steering Group) in relazione alla eventuale costituzione di un “Partenariato di Progetto”;
    • Supporto tecnico-scientifico e tecnologico per lo sviluppo di attività di R&S e dei “Risultati” previsti (documentali e tecnologici) e per la realizzazione del Prototipo Dimostrativo (TRL 4-5);
    • Assistenza tecnica all’espletamento degli “adempimenti di Istruttoria” del bando agevolativo;
    • Supporto alla definizione dei Diritti di Proprietà Industriale (IPR) relativi ai risultati ottenuti di interesse di mercato.
  • Sviluppo del PRODOTTO/Servizio:
    • Supporto Interdisciplinare (tecnico-scientifico-tecnologico, comunicazione strategica e marketing dell’innovazione) per le attività di “ingegnerizzazione” del Prototipo e per lo sviluppo della successiva fase di “industrializzazione” del PRODOTTO (TRL 6-9);
    • Supporto alla modellazione di sviluppo del prodotto e alla modellazione di sviluppo dei clienti;
    • Analisi del Livello di Maturità dell’Idea di Business (IRL) rispetto alle aspettative di possibili Investitori.  

Skill Interdisciplinare

Parafrasando la famosa frase di Mark TwainLa vita sarebbe infinitamente più felice se nascessimo a 80 anni e gradualmente ci avvicinassimo ai 18” – si potrebbe dire che: avremmo molti più vantaggi profittevoli se potessimo operare da subito con l’esperienza lavorativa che ci ritroveremo poi, ad una certa età, quando però questa non servirebbe più a molto….

Esistono strumenti mentali (es. KWI  – Knowledge Working Interdisciplinare)  che rappresentano una sfida per poter controvertere l’utopia di Mark Twain, fornendo la possibilità di anticipare ad “oggi” la “Conoscenza e il Know-How” di “poi”, con gli indubbi e innumerevoli vantaggi e profitti che ne deriverebbero.

ANOVA studi  offre servizi di  Formazione di Skill Interdisciplinari (Business Interdisciplinary Skills) nell’ambito delle nuove figure professionali e manageriali  richieste dalle imprese della Nuova Rivoluzione Industriale (NPR).

Algoritmi di Comunicazione Proattiva e Apprendimento Interdisciplinare
COMUNICAZIONE INTERDISCIPLINARE
COMUNICAZIONE INTERDISCIPLINARE – Algoritmi di Comunicazione ProAttiva e Apprendimento Interdisciplinare

Breve trailer del libro di Giovanni Mappa, ingegnere, esperto internazionalmente riconosciuto di problemi legati alla gestione aziendale, all’innovazione, alla comunicazione. Si mette in luce l’interdisciplinarità che contraddistingue la nostra epoca, dalla quale non può prescindere chi fa del comunicare l’essenza del proprio lavoro: manager, giornalisti, politici, commentatori, ecc… Un libro da leggere, meditare, studiare. (Mnamon, 12/2018)

frontINTERDISCIPLINARY  THINKING by Knowledge Synthesis (ITKS) Il libro intende dare una risposta alle seguenti domande:

  • E’ possibile potenziare la propria professionalità per capire ed adeguarsi al crescente livello di competitività?
  • E’ possibile potenziare la propria capacità di elaborare e sintetizzare l’enorme volume di dati e informazioni, con le quali dobbiamo confrontarci ogni giorno?
  • E’ possibile sviluppare, in uno scenario di complessità lavorativa, il “buonsenso” nella presa di decisione e la capacità di creare nuovo “valore”?
  • E’ possibile fare tutto ciò in un tempo sostenibile (mesi e non anni)?

La soluzione proposta in questi libro di appunti è l’apprendimento del “ragionamento interdisciplinare”  (Interdisciplinary Thinking) e la metodologia proposta, nelle sue linee essenziali, si basa sul concetto dell’esistenza una struttura comune e ricorrente della conoscenza (Knowledge’s Common Frame) che, con le sue proprietà e dinamiche evolutive, rappresenta la “chiave di volta” del nuovo approccio.

Approccio Interdisciplinare ed Agilità Mentale

Interdisciplinarità

Il concetto di  “interdisciplinarità” esprime naturalmente e semplicemente la “realtà” come “punto di incontro” di differenti punti di  osservazione (disciplinari). In particolare, le discipline tecnico-scientifiche (fisica, matematica, geometria, ecc.) sono state create artificiosamente (come “complesso specifico di conoscenze avente caratteristiche proprie sul piano dei concetti, dei meccanismi, dei metodi, dei linguaggi”) dall’uomo per facilitarne l’insegnamento e l’apprendimento.

La scienza è una creazione dell’intelletto umano, con le sue libere invenzioni di idee e di concetti. Le teorie fisiche tentano di costruire una rappresentazione della realtà e di determinare i legami con il vasto mondo delle impressioni sensibili” (A. Einstein).

È evidente, però, che la “realtà” oggi, in piena  4° rivoluzione industriale,  è molto diversa dalla quella rappresentata nel passato. Sono pertanto notevolmente aumentati i punti di vista disciplinari che hanno studiato i molteplici aspetti della realtà in maniera sempre più analitica (sono nate nuove discipline e si sono scoperte interrelazioni, un tempo impensabili, tra discipline molto lontane tra di loro). Nella ricerca scientifica, però, accanto alla sempre più accentuata diffusione dei settori specialistici, è emersa contemporaneamente l’esigenza di comunicare e di integrare i diversi campi del sapere al fine di avere una visione unitaria e comprensiva dei problemi analizzati dai molteplici punti di vista specialistici. Il “sapere” contemporaneo si presenta fortemente specializzato e la specializzazione ha rappresentato e rappresenta tuttora la condizione indispensabile per far progredire in ogni campo la conoscenza umana.

Si è cominciata a sentire, cioè, l’esigenza di ricomporre la totalità delle conoscenze analitiche e di riconquistare nella interdisciplinarità quell’unitarietà del sapere che è l’unica forma capace di soddisfare l’esigenza di comprensione della realtà nella sua totalità. 

(da “Interdisciplinarità: convergenza dei saperi sull’uomo e per l’uomo”  di Anna Maria Barone)

La interdisciplinarità (interdisciplinary) descrive quindi, l’interazione tra due o più discipline differenti. Questa interazione può variare da semplice comunicazione di idee a integrazione reciproca di concetti organizzatori, metodologie, procedure, epistemologie, terminologie, dati che guidano verso un’organizzazione della ricerca e dell’educazione in un campo abbastanza esteso

Approccio Interdisciplinare

Il contributo di una o più discipline allo studio di un problema o di un oggetto si può posizionare in continuità con il grado di interazione o fusione di queste discipline, dalla “mono-disciplinarità” alla “trans-disciplinarità  (Bernard Terrisse, 1997)

L’approccio interdisciplinare richiede una capacità di sintesi unificate tra punti di vista differenti rispetto un medesimo argomento o problema.

A questo proposito, si tratta di acquisire uno specifico “skill” che consenta, ascoltando i diversi interlocutori “disciplinari”,  di coglierne i diversi aspetti unificanti, estrapolandoli dal particolare tipo di linguaggio (glossario) utilizzato da ciascuno: “Valorizzare ciò che unisce e minimizzare ciò che divide”.

Il primo problema è il “linguaggio comune” per comprendere e farsi comprendere”. Ad es.: “un matematico, un biologo e un fisico sono seduti in un bar di strada a guardare le persone che entrano e escono da una casa dall’altra parte della strada”. Per prima cosa vedono entrare due persone in casa. Il tempo passa. Dopo un po’ notano che escono tre persone. Il fisico dice: “La misurazione non era accurata”. Il biologo dice: “Si sono riprodotti“. Il matematico dice: “Se ora una singola persona entra nella casa, allora  questa sarà di nuovo vuota“.  Ogni disciplina ha il suo gergo, che può portare a fraintendimenti, anche quando le persone parlano effettivamente della stessa cosa. Inoltre, sempre più spesso ci si trova ad affrontare anche il divario generazionale rispetto a coetanei tradizionalmente formati.

Il secondo problema è l’“apprendimento interdisciplinare  come risultato di un processo mirato allo sviluppo di una Conoscenza Interdisciplinare, in grado di sostenere la comprensione delle diverse possibili situazioni comunicative complesse o multidisciplinari.  Non si tratta di diventare “tuttologi”, ma di utilizzare un percorso di apprendimento basato su utilizzo di modelli di sintesi concettuali trasversali e analogie ispirate ad es. alle Scienze naturali, ovvero alla Biomimetica (trasferimento di processi dal mondo naturale a quello artificiale mimando” i meccanismi che governano la natura: l’uomo può infatti trovare la soluzione ad innumerevoli problemi), in grado di fornire un supporto alla condivisione di concetti e valori.

“Agilità Mentale” come risultato dell’Approccio Interdisciplinare

L’agilità mentale semplifica la vita. Come si vede che c’è l’agilità mentale? Ci sono molte abilità che la rivelano:

    • saper assumere la visione dalla prospettiva di altre persone
    • sognare tante nuove possibilità
    • riuscire a trovare nuovi stratagemmi
    • saper rispondere prontamente e velocemente
    • riuscire a intravedere le opportunità
    • saper far fronte all’imprevisto
    • saper uscire dalla propria mappa mentale, magari evitando di fermarsi alla conclusione sbagliata o di restare intrappolati nelle logiche di causa-effetto

Un esercizio per allenare l'agilità mentale

Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce. La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare”  (Rita Levi Montalcini)

La Comunicazione Interdisciplinare ©

 

La  comunicazione interdisciplinare © è un tipo di comunicazione che si verifica quando esperti provenienti da diverse discipline comunicano tra loro per risolvere problemi complessi o per sviluppare conoscenze e teorie interdisciplinari.

La comunicazione interdisciplinare (CI) richiede una comprensione dei diversi linguaggi e delle diverse prospettive delle discipline coinvolte e una capacità di comunicare in modo chiaro e conciso. Inoltre, la CI richiede anche una buona capacità di ascolto e di comprensione delle esigenze, delle prospettive e delle preoccupazioni degli esperti provenienti da altre discipline.

La CI è essenziale per affrontare problemi complessi che richiedono una visione olistica e globale, poiché consente agli esperti provenienti da diverse discipline di condividere conoscenze e competenze, di individuare punti di forza e di debolezza delle diverse prospettive e di sviluppare soluzioni innovative e sostenibili.

La CI può avvenire in diversi contesti, come ad esempio in progetti di ricerca interdisciplinare, in team di lavoro che coinvolgono esperti provenienti da diverse discipline, in conferenze e workshop interdisciplinari, o in programmi di formazione e di educazione interdisciplinare.

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Viene qui presentato un libro che è una raccolta di metodologie e strumenti operativi secondo l’approccio  ITKS (Interdisciplinary Thinking By Knowledge Synthesis Modeling).

Giovanni Mappa mette in luce l’interdisciplinarietà che contraddistingue la nostra epoca, dalla quale non può prescindere chi fa del comunicare l’essenza del proprio lavoro: manager, giornalisti, politici, commentatori, eccetera. Un libro da leggere, meditare, studiare.

Esistono diverse modalità ed esempi di sviluppo della comunicazione interdisciplinare che vanno dagli ambiti applicativi STEAM (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) come nel caso della Comunicazione Interdisciplinare promossa dalla Autodesk, agli ambiti della didattica innovativa nelle scuole. Nel caso del Progetto proposto, si intende sviluppare un approccio interdisciplinare basato su “modelli di conoscenza” trasversali e transdisciplinari, in grado di fornire gli strumenti cognitivi e relazionali per massimizzare “ciò che unisce” (risultati) e minimizzare “ciò che divide” (i conflitti).

Il Progetto proposto intende affrontare operativamente, uno degli aspetti più strategici e cogenti che entrano in gioco nella definizione delle nuove professionalità 4.0, nell’ambito della ricerca continua  di nuove condizioni di sostenibilità dei modelli di business, in un mercato sempre più liquido e complesso.  L’ambizione del Progetto di sviluppare un modello innovativo di Comunicazione Interdisciplinare è però supportata da una esperienza applicativa consolidata nella formazione di risorse operanti nell’ambito del Knowledge Working e, in particolare, nell’ambito RSI (Ricerca & Sviluppo e Innovazione) e dell’Ingegneria della Conoscenza.

© Comunicazione Interdisciplinare

 

Algoritmi sullo sviluppo della Interdisciplinarietà, del Buonsenso e del Valore

front  Interdisciplinary Thinking by Knowledge Synthesis

(2011) In un mercato del lavoro contraddittorio e imprevedibile come quello attuale, nel quale le professionalità “medie” (“colletti bianchi”) sono sempre meno richieste, a favore di un dicotomico interesse per la categoria degli artigiani (cuochi, panettieri, ecc.) da una parte, emergenti professionalità “Knowledge Intensive” dall’altra. Queste ultime, frutto della globalizzazione della conoscenza, sono caratterizzate da una crescente competitività in termini di flessibilità e interdisciplinarità. La sfida da affrontare è il lavoro che manca, perché per decenni si è puntato solo alla riduzione dei costi, piuttosto che alla creazione di valore ed eliminazione degli sprechi. La sfida da affrontare è il lavoro che cambia, sia in termini temporali, che in termini concettuali: se è cambiata la domanda, l’offerta dovrà necessariamente adeguarsi.

Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose...” (A. Einstein).  Il presente lavoro intende contribuire a dare possibili risposte alle seguenti domande:

  • è possibile potenziare la propria professionalità, per capire ed adeguarsi al nuovo livello di competitività?
  • è possibile potenziare la propria capacità di elaborare e sintetizzare l’enorme volume di dati e informazioni, con le quali dobbiamo confrontarci ogni giorno?
  • è possibile sviluppare, in uno scenario di complessità lavorativa, il “buonsenso” nella presa di decisione e la capacità di creare nuovo “valore”?
  • è possibile fare tutto ciò in un tempo sostenibile (mesi e non anni)?

La soluzione proposta in questi libro di appunti è l’apprendimento del “ragionamento interdisciplinare” (v. http://www.conoscenzaefficiente.it) e la metodologia proposta, nelle sue linee essenziali, si basa sul concetto dell’esistenza una struttura comune e ricorrente della conoscenza (Knowledge’s Common Frame) che, con le sue proprietà e dinamiche evolutive, rappresenta la “chiave di volta” del nuovo approccio. Pur contenendo algoritmi di tipo matematico, il testo segue un filo logico discorsivo che lo rende adatto a lettori con un “background” non solo di tipo tecnico-scientifico, ma anche economico-gestionale e politico.

Il libro è scritto in un inglese tecnico, ma contiene note e commenti in Italiano. Due casi applicativi della metodologia, come l’Interdisciplinary Knowledge Worker e il K-commerce, sono riportati ad esempio.

Something old, something new, something better…,   perhaps something for you.